Padre Giovanni Gentilin
Padre Giovanni, oggi vive ad Alfonso (TagayTay) presso la casa Talita Kumi da lui realizzata nel 2008, ove educa ed assiste ancora oggi numerosi giovani ed alcune famiglie bisognose.
Padre Giovanni arriva nelle Filippine ben 30 anni fa seguendo il mandato conferitogli dall’organizzazione religiosa dei Canossiani.
Quasi subito, dopo il suo arrivo nel 1989, venne assegnato alla parrocchia di Tondo, area purtroppo famosa nel mondo per le sue smoking mountains e squat, dove appunto vivevano numerose famiglie con i loro bambini, tra odori malsani ed esalazioni tossiche, prodotte ed emanate dalle migliaia di tonnellate di rifiuti prodotti dalla capitale Manila.
Grazie alle sue eccellenti relazioni con alcune facoltose famiglie, riesce a realizzare proprio a Tondo un programma sanitario educativo “Una mano aiuta l’altra”, nel 1997 crea il Canossa Ice Cream Parlor, un programma alimentare per i bambini della comunita`.
Il suo operato e` dedicato all’insegna della cultura italiana e fa proprio dell’insegnamento la leva per lo sviluppo etico, morale e culturale di centinaia di bambini che altresi avrebbero avuto un futuro ben meno fortunato di quello ricevuto, pur professando nel contempo il suo mandato spirituale religioso.
Alcuni dei giovani cresciuti ed educati tramite la sua opera ed i suoi programmi, sono diventati medici, avvocati e professionisti, se andiamo oggi a Talita Kumi potremo ancora incontrare qualcuno di quei giovani di un tempo, che tornano per riabbracciare e ringraziare il loro tutore, educatore e guida spirituale, molto spesso si recano da lui anche per celebrare i loro matrimoni o per battezzare i loro bambini.
Nel 2008, riesce infine a realizzare la piu` volte menzionata Talita Kumi grazie all’apporto economico di alcuni imprenditori italiani a lui molto vicini e che in lui, hanno intravisto e riconosciuto il senso della solidarieta` e della carita`ma sopratutto il valore di chi dedica, senza indugi, la propria esistenza per migliorare il futuro di chi e` meno fortunato di altri.
Padre Giovanni infine riesce nonostante i suoi gravosi impegni ed in talune occasioni con salute precaria, a mantenere elevate le proprie relazioni ed amicizie, non solo con comunita` filippina che sappiamo apprezzare enormemente il suo operato , ma anche con la comunita` italiana nelle Filippine, divenendo spesso anche per loro partner di riferimento se non esempio da seguire.
La commissione riunita di Archipelago, ritiene che la figura di Padre Giovanni Gentilin, rientri appieno nello spirito del Premio all’italianita`, per i meriti e valori sopra esposti e lo nomina cosi vincitore della prima edizione del premio A. Pigafetta.